Il trekking dell’isola d’Elba è uno degli itinerari più interessanti da praticare sul territorio italiano.
Meno conosciuto rispetto ai percorsi alpini ma altrettanto affascinante, per paesaggio e difficoltà, è una proposta ideale per i mesi di primavera e autunno ed è ottima per chi vuole vivere un’avventura “mediterranea”.
Senza andare oltreoceano, senza prendere un volo e preparare il passaporto, quasi a pochi passi da casa, si scoprono una natura a tratti impervia e panorami diversi dagli scorci patinati.
Il mare, le coste, i boschi che siamo abituati a immaginare dolci e miti hanno uno spirito del tutto diverso.
Ci sono, invece, salite e discese che richiedono un buon passo, eremi, borghi solitari sui versanti interni, sentieri tra sassi e roccette e percorsi nella foresta.
Non è un caso che il trekking dell’isola d’Elba sia uno dei più amati dai viaggiatori di Maldavventura.
Trekking Isola d’Elba e grande traversata elbana
Chi pratica escursionismo conosce i sentieri sull’isola per la Gte, grande traversata elbana.
Si tratta di una serie di percorsi che attraversano l’Elba da Nord Est fino alla parte Ovest.
Alla grande traversata elbana è ispirato il tour di Maldavventura, che le corrisponde per molti tratti: si parte dall’abitato di Cavo e si termina a Patresi o Pomonte.
Il trekking dell’isola d’Elba di Maldavventura vuole essere, però, più completo, se possibile ancora più emozionante dell’itinerario classico.
Soprattutto, è differente da altre proposte di escursioni brevi, che scelgono come tappa fissa un centro abitato e prevedono, giorno dopo giorno, passeggiate con andata e ritorno sempre nello stesso albergo.
Il trekking dell’isola d’Elba di Maldavventura è un viaggio itinerante, che si snoda su cinque giorni, per quattro giorni di cammino.
Perché l’isola d’Elba
Cai, Club Alpino Italiano, definisce la traversata elbana come adatta a camminatori abituali.
Riferisce che non vi sono tratti esposti, ma percorsi dove si possono trovare pietraie e sassi, si possono incontrare animali selvatici e bisogna, quindi, prestare un po’ di attenzione.
Lungo il sentiero non ci sono rifugi o bivacchi e gli escursionisti trovano ospitalità presso pensioni e alberghi nei centri abitati.
Nel trekking previsto da Maldavventura si cammina dalle quattro alle sette ore al giorno e si arriva ad affrontare dislivelli di 1100 metri.
Perché scegliere un trekking all’isola d’Elba?
Chi ama i viaggi en plein air apprezzerà i luoghi dove la natura si è presa – o meglio ha conservato – il suo spazio originario.
L’escursionista potrà sentire la sfida della prestazione, ma senza che sia troppo difficile o pericolosa.
Chi ama i panorami avrà molto da fotografare e da ricordare.
Chi ha a noia la folla e i contesti urbani sa che, in alcuni punti del sentiero, sarà lontano da tutto.
Cosa serve per un’escursione all’isola d’Elba
Per un trekking all’isola d’Elba il consiglio è farsi trovare mediamente allenati ad affrontare percorsi in salita e passeggiate di alcune ore.
Facile per un trekker esperto, challenging, come dicono gli inglesi, per chi ha iniziato a camminare in montagna e ha una discreta forma fisica, non è consigliato per chi è principiante assoluto.
Per il resto, tutto quello che serve per la traversata è il desiderio di scoprire la natura della macchia mediterranea e alcuni pezzi di storia: come il Santuario della Madonna del Monte, costruito tra il Duecento e il Trecento, l’antichissima Marciana, il borgo di San Piero in Campo.
Le guide di Maldavventura consigliano di portare il costume da bagno: un tuffo in spiaggia, dopo l’escursione, sarà un atteso regalo.