Il trekking campo base Everest, 5350 metri di altezza, è fra i viaggi più impegnativi che si possono intraprendere con Maldavventura e di sicuro è tra quelli che non si dimenticano.
Alpinisti, runner allenati alle alte quote, escursionisti esperti, amanti di maratone e gare di resistenza, atleti appassionati di montagna e conoscitori della storia della conquista degli Ottomila: a tutti loro è dedicato l’itinerario che ha, come meta, la base nepalese delle ascensioni verso la montagna più alta del mondo.
Dal campo base Everest partono le spedizioni che scelgono il versante nepalese per scalare il “bastardo”, così come fu chiamato, nel 1953, da Edmund Hillary, quando, insieme a Tenzing Norgary, toccò per la prima volta la cima.
Trekking Everest: alle origini
Chi fa trekking al campo base Everest, spesso, non ci pensa, ma è da queste parti che fu scritto, prima della pletora delle spedizioni attuali, un capitolo di storia dell’alpinismo.
Non lontano da qui, presso il Gorak Shep, ai piedi del Kala Patthar, – Kala Patthar, a 5600 metri, tappa compresa nel viaggio di Maldavventura – era partita la spedizione del 1951; da Gorak Shep passarono Edmund Hillary e Tenzing Norgary, nel ’53.
Luoghi che ora figurano noti come il ghiacciaio Khumbu, le tremende cascate di ghiaccio Ice Falls, il Colle Sud, furono, in realtà, il punto di arrivo di numerose esplorazioni, tentativi di salite, disavventure, prima e dopo la salita del ’53. Tutto fu guadagnato con fatica, da queste parti, sino alla storica spedizione di Reinhold Messner e Peter Habeles che, nel 1978, salirono per la prima volta senza l’aiuto di bombole di ossigeno.
Il traguardo passo dopo passo
Perché un campo base a 5000 metri?
Per gli alpinisti è questa la quota limite, oltre la quale il processo di adattamento all’aria sempre più rarefatta si fa sempre più difficile.
Nel trekking campo base Everest di Mal d’Avventura, i 5350 metri del campo sono un traguardo, ottimo per chi vuole mettere alla prova le proprie capacità di acclimatamento.
Fare il trekking campo base Everest, sul versante del Nepal, è anche ritrovarsi di fronte a paesaggi mai visti.
La proposta di Maldavventura comprende i laghi di Gokyo e il passo del Cho La Pass: una leggera deviazione rispetto all’itinerario tradizionale e una grande occasione di scoperta. Chi conosce i paesaggi di alta quota alpini ha forse un’idea di quello che si può aspettare, una volta partito da Kathmandu, ma è forse ancora troppo poco per immaginarsi che cosa troverà lassù e come ci arriverà. Per dimensioni e caratteristiche, i paesaggi di ambiente himalaiano hanno qualcosa di unico.
Unica sarà, infine, la soddisfazione di arrivare sino alla fine.
Tanto saranno valsi, i mesi di preparazione al trekking campo base Everest, la ricerca paziente delle condizioni ottimali, i consigli delle guide di Maldavventura.