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Trekking nel Parco Nazionale del Gran Paradiso
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Giugno 24, 2023
Disponibilità: 13 posti
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Trekking nel Parco Nazionale del Gran Paradiso

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  • 24 Giugno / 02 Luglio 2023 - 02 Settembre / 10 Settembre 2023
  • 9 giorni / 8 notti
  • Viaggio con guida

Il trekking nel Parco Nazionale del Gran Paradiso è tra i trekking più belli d’Italia, con sentieri che attraversano la riserva naturale del Parco Nazionale del Gran Paradiso, il parco più antico d’Italia, inaugurato nel 1922. 

Questo tour a piedi del Parco Nazionale del Gran Paradiso è studiato e organizzato per gli amanti della natura e dei paesaggi alpini: percorrendo i bellissimi sentieri del Gran Paradiso vi sentirete parte del suo complesso ecosistema che si compone di ghiacciai, praterie, boschi di abeti e con animali quali marmotte, civette e poiane bianche, per fare qualche esempio. L’incontro improvviso con un branco di camosci o con un grande stambecco che vi osserva immobile nella sua maestosità a pochi metri di distanza sono emozioni che non dimenticherete facilmente. 

Questo trekking nel Parco del Gran Paradiso sarà dedicato alla lentezza, all’osservare, alla fatica del cammino e alla dolce stanchezza che si prova dopo una giornata passata nella natura. Per chi vorrà, poi, l’ultimo giorno del trekking, ci sarà la possibilità di raggiungere il luogo dei luoghi, qui: la vetta del Gran Paradiso (4061 metri).

Gran Paradiso: il trekking in pillole

  • Pernotteremo in rifugi di montagna, in camerata con bagno in comune tra i 1500 metri e i 2700 metri
  • Il gruppo sarà composto da massimo 15 persone
  • Vivremo e vedremo gli scenari più belli delle Alpi
  • Faremo cene tipiche piemontesi e valdostane
  • 7 giorni di cammino
  • Esploreremo a piedi fitti boschi, praterie, pietraie, laghi e torbiere, attraversando alcuni tra i più spettacolari paesaggi del Parco e delle Alpi, avvistando la tipica fauna alpina, come stambecchi, camosci e marmotte.

Trekking del Gran Paradiso: le informazioni da sapere

Durata 

9 giorni/8 notti – Dal 24 Giugno al 2 Luglio 2023 – Dal 2 Settembre al 10 Settembre 2023

Tipologia 

Viaggio con guida

Pernottamento

Le strutture che utilizzeremo durante il nostro trekking nel Parco Nazionale del Gran Paradiso sono sei caratteristici e accoglienti rifugi di montagna, come il Rifugio Mila, situato a 1500 metri sulle sponde del lago, dove potrete gustare i piatti tipici della loro tradizione (pasta fatta in casa, affettati e formaggi a km zero e la tipica salsa chiamata Bagnet Verd: un’esplosione di sapore) e il Rifugio Guglielmo Jervis, dove la gestrice Francesca delizierà i vostri palati con la famosa polenta concia (una specialità di tradizione storica, risalente ai primi monaci che si insediarono sulla montagna) e la sua celebre torta al cioccolato.

Numero partecipanti

Gruppo di massimo 15 persone

Gran Paradiso: il programma del trekking giorno per giorno

Giorno 1Ritrovo in Val Orco

Ritrovo alle 15 in Val Orco nel primo rifugio nel quale pernotteremo*.

Ci sistemeremo nelle stanze e faremo la nostra prima cena qui. Tempo libero e notte in rifugio.

*il nome del rifugio verrà comunicato ai partecipanti

  • Pernottamento: in rifugio 
  • Cena in rifugio

Giorno 2Escursione ai laghi di Bellagarda e Bocchetta Fioria

Primo giorno del nostro tour del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Dopo colazione partiremo subito con l’escursione alla Bocchetta di Fioria e ai laghi alpini di Bellagarda, considerata una delle più belle di tutta la Valle Orco. Ad attenderci panorami eccezionali sulle Levanne, con spettacolari vedute sul Gran Paradiso.

L’arrivo ai laghi di Bellagarda ci regalerà il classico panorama mozzafiato. Dopo il pranzo al sacco, da qui continueremo prendendo diversi sentieri del Gran Paradiso, fino a raggiungere i 2400 metri della Bocchetta Fioria. 

Torneremo poi al nostro rifugio nel pomeriggio, dove potremo rilassarci prima di cena.

  • Lunghezza del percorso: 16 km
  • Dislivello: + 950 m
  • Tempo di percorrenza: 6/7 ore di cammino

Giorno 3Tra i larici verso il Colle di Nell

Partiremo presto la mattina per continuare il nostro trekking nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, prendendo un sentiero che prima si snoda sul pratone che in inverno diviene pista da sci, poi si inerpica nel bosco. Ai piedi dei tanti larici presenti incontreremo un colorato tappeto di rododendri, mentre il percorso è costellato da una serie di piccole costruzioni in pietra, ormai abbandonate. Poco prima di arrivare alla meta saliremo allo splendido Colle di Nell, a 2.551 mslm, dal quale avremo una vista spettacolare sull’isolata vallata sottostante. Giunti in prossimità del rifugio, ci godremo la spettacolare vista sulla cima delle Fasce, prima di dedicarci ad una serata di relax. 

Cena e pernottamento in rifugio.

  • Lunghezza del percorso: 19 km
  • Dislivello: + 1100 m
  • Tempo di percorrenza: 7-8 ore di cammino

Giorno 4 Dal Piemonte alla Valle D’Aosta

Nel cuore del Gran Paradiso, oggi il nostro trekking continuerà verso la Valle D’Aosta, dal Piemonte, passando dallo splendido lago Sera e al Col de Nivolet. Con un po’ di fortuna potremo incontrare il Re del parco: lo stambecco. Attraverso pascoli, praterie e rari sfasciumi rocciosi si affronta una pendenza notevole, fino a giungere al nostro rifugio in Valle D’Aosta, poco dopo il Col del Nivolet. Relax, cena e pernottamento in rifugio. 

  • Lunghezza del percorso: 14 km
  • Dislivello: + 1000 mt
  • Durata: 6/7 di cammino

Giorno 5Coll Leynir - Gran Collet - Pont

Prima di colazione, mentre albeggia, ci sarà la possibilità di fare una meravigliosa escursione a 3084 metri, al Coll Leynir, passando per i lago di Rosset. Si tratta di un trekking di 10 km, con 520 metri dislivello positivo.

Tornati in rifugio, faremo un’abbondante colazione per poi incamminarci verso il Gran Collet, da dove il Gran Paradiso si mostrerà in tutta la sua bellezza. Con una ripida e suggestiva discesa raggiungeremo la località di Pont, dove si trova il nostro rifugio di stanotte, uno dei più belli di tutta la valle. Relax, cena e pernottamento in rifugio.

  • Lunghezza del percorso: 19 km
  • Dislivello: + 1000 m /-1500
  • Tempo di percorrenza: 7-8 ore di cammino

Giorno 6Verso la grande vetta

Oggi iniziamo ad avvicinarci alla “grande vetta”, al Gran Paradiso. In questo sesto giorno del nostro trekking, dopo un primo tratto in valle, attraverseremo un fitto e splendido bosco di larici e pini cembri, tra le cui fronde sarà possibile scorgere cince di diverse specie, scoiattoli rossi e udire il caratteristico canto delle nocciolaie.

Superato il casotto Lavassey percorreremo ancora alcuni tornanti prima di affacciarci su una magnifica prateria alpina. La vista sulle cime circostanti qui è davvero mozzafiato. La traccia che si snoda al fianco del torrente scende poi fino al rifugio, visibile solo all’ultimo. In ogni sentiero che percorreremo il Gran Paradiso sarà davanti ai nostri occhi, quasi a darci il benvenuto.

Arriveremo per pranzo al rifugio Federico Chabod e, dopo pranzo, faremo una breve escursione alla ricerca degli stambecchi e dei camosci del Gran Paradiso. Torneremo poi al rifugio, in cui ci rilasseremo prima di cena.

  • Lunghezza del percorso: 9 km
  • Dislivello: + 800m
  • Tempo di percorrenza: 4-5 ore di cammino

Giorno 7La vetta del Gran Paradiso (Facoltativa)

Come non si può concludere un trekking sul Gran Paradiso, senza raggiungerne la vetta? Per chi vorrà vivere questa faticosa, ma bellissima, esperienza, la sveglia suonerà alle 3.30 del mattino e, dopo una buona colazione, lasceremo il rifugio con il buio. Cammineremo verso Montandayné, fino a raggiungere quota 3100 metri, per poi proseguire lungo la diagonale che passa sotto la base del Piccolo Paradiso e sotto la parete Nord del Gran Paradiso. Da qui in poi inizieremo a camminare sulla neve e, con i ramponi ai piedi, proseguiremo in cordata lungo il ghiacciaio di Laveciau. La salita sarà lunga, ma vedere il sole sorgere sulle montagne sarà un’emozione che non dimenticherete mai.

In quattro ore incontreremo la famosa Schiena d’Asino, l’imponente dorso innevato dove incroceremo l’altra via normale, quella che parte dal rifugio Vittorio Emanuele II. Da qui percorreremo l’ultima salita che ci porterà alla statua della Madonnina, posta sulla cima, a 4016 metri.

La discesa sarà ancora in direzione del rifugio Federico Chabod, dove arriveremo verso l’ora di pranzo. Pomeriggio di relax e cena al rifugio Chabod.   

  • Lunghezza del percorso: 6 km
  • Dislivello: + 1300m
  • Tempo di percorrenza: 5-6 ore di cammino in salita e 2-3 ore in discesa

Giorno 8Rifugio Vittorio Emanuele - Pont

Ultimo giorno del nostro trekking nel Parco Nazionale del Gran paradiso. Dopo colazione saluteremo per l’ultima volta la montagna facendo una splendida traversata verso il rifugio Vittorio Emanuele (2775 metri), luogo storico e di grande fascino. Da qui imboccheremo il facile e meraviglioso sentiero che, dal Vittorio Emanuele II, ci porterà al torrente Savara. In due ore circa arriveremo alla località di Pont (1834 metri) da dove inizieremo la salita che ci condurrà ancora una volta verso il Rifugio Savoia. Cena e pernottamento in rifugio. 

  • Lunghezza del percorso: 19 km
  • Dislivello: + 800m 
  • Tempo di percorrenza: 6/7 ore di cammino

Giorno 9Partenza

Dopo colazione prenderemo il pulmino per andare al nostro punto di partenza, in cui abbiamo parcheggiato le macchine. 

Trekking Gran Paradiso: cosa è compreso nel costo

  • Pratica per l'iscrizione al viaggio
  • Assicurazione medico-bagagli
  • Guida ambientale per tutta la durata del trekking
  • 8 pernottamenti in camerata con bagno in comune
  • Tutte le colazioni e tutte le cene durante il trekking
  • Trasporto dal luogo di fine trekking al luogo dell'incontro iniziale

Trekking Gran Paradiso: cosa non è compreso nel costo

  • Tutti i pranzi
  • Tutte le bevande extra
  • Servizio di guida alpina per la vetta del Gran Paradiso ed eventuale noleggio dell’attrezzatura per raggiungere la vetta
  • Assicurazione annullamento (stipulabile direttamente tramite Maldavventura)
  • Tutto quanto non espressamente indicato alla voce "Cosa è compreso"

5 motivi per fare il trekking organizzato nel Parco Nazionale del Gran Paradiso

Lo stambecco e tutta la fauna del Parco

  • Non solo paesaggi e panorami indimenticabili, ma anche tutta una ricca fauna che vive in questo luogo unico al mondo e che, durante un trekking di 9 giorni nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, si ha ottime probabilità di incontrare. Come lo stambecco, Re indiscusso della zona, ma anche marmotte e branchi di eleganti camosci.

La Valle Orco

  • La valle Orco è una caratteristica vallata glaciale in cui è particolarmente evidente l’azione modellatrice dei ghiacciai nel corso dei millenni. Questa valle inizia a Pont Canavese e arriva fino al Colle del Nivolet, dove il Piemonte confina con la Valle d’Aosta. La Valle Orco si trova nell’area protetta più antica d’Italia e, parte di essa, è all’interno del Parco del Gran Paradiso.

La vetta del Gran Paradiso

  • Raggiungere la vetta del Gran Paradiso, 4061 mslm: la terza cima più alta d’Italia, compresa tra i comuni di Cogne e Valsavarenche, in Valle d’Aosta. Nel nostro trekking nel Parco Nazionale del Gran Paradiso ci sarà anche questa possibilità: partiremo con il buio dopo colazione, raggiungeremo la vetta del Gran Paradiso, dalla quale vedremo l’alba e torneremo in rifugio per un’abbondante pranzo.

Dormire in rifugio

  • I rifugi di alta montagna sono luoghi fuori dal tempo. Se vuoi staccare totalmente, non devi solo non fare, ma non farlo altrove. Sospesi in un tempo lento, tra 1.500 e 2.700 mslm, vivremo e pernotteremo sempre nei rifugi di montagna, ai quali torneremo dopo le nostre giornate in cammino. Queste strutture sono luoghi abbracciati da rocce, da boschi, da neve, da ghiaccio. Dormire qui è un’esperienza che resetta, che svuota e ricarica.

Il cibo

  • Nei rifugi di montagna, si sa, il cibo è assolutamente a km zero. Durante il nostro trekking nel Gran Paradiso avremo modo di assaporare i piatti semplici della tradizione piemontese e valdostana: pietanze sostanziose, perfette per riprendere le energie spese durante le ore tra montagne, escursioni e camminate.

Il Parco Nazionale del Gran Paradiso

Il Parco Nazionale del Gran Paradiso è inequivocabilmente legato alla protezione dello stambecco. Nel 1856, infatti il Re Vittorio Emanuele II dichiarò queste montagne riserva reale di caccia, salvando così l’animale dall’estinzione.

Fu però il nipote Vittorio Emanuele III, nel 1919, a cedere allo Stato i territori del Gran Paradiso, indicando come condizione l’istituzione di un parco per la tutela della flora e della fauna alpina

Una leggenda narra che, in un tempo lontano, sui Monti di ferro, giunse una tribù proveniente dal mare, in fuga dalla sua terra natia e in cerca di una nuova casa. Il loro capo, Salaxo, si recò dal Re degli uomini di ferro per chiedere se potesse stabilirsi con il suo popolo nel lembo di pianura che aveva scelto, ma gli fu risposto che soltanto il Re degli Stambecchi avrebbe potuto dargli il permesso.

Determinato ad ottenere una sua terra, Salaxo si avventuró nella parte più nascosta e inarrivabile del territorio e, dopo giorni e giorni di cammino e incessante ricerca, si trovó al cospetto del Re Stambecco

“Sono venuto per restare! Con o senza il tuo permesso!” gli gridò brandendo la spada.
“Se sei un dio non ti temo e se sei solo un animale le tue corna saranno presto il mio trofeo!”
Completamente indifferente alle sue parole, invece di attaccare o fuggire, il possente animale inizió a scalare tranquillamente il monte.

L’uomo sorpreso da questa reazione iniziò a seguirlo affannosamente finchè lo vide svanire nella nebbia, ma deciso a portare a termine la sua missione non si arrese, riuscendo ad arrivare in vetta alla montagna. Ciò che vide lo lasciò senza parole: il panorama più bello che occhio umano avesse mai contemplato.
“Il paradiso” esclamò. 

Alle sue spalle spuntó il Re Stambecco compiaciuto: l’umano aveva superato la prova, non si era arreso alle difficoltà della lunga scalata e si era lasciato conquistare dalla bellezza e la purezza del Suo Regno, togliendo la guerra dal cuore.

Salaxo tornó dal suo popolo con il permesso del Re e la promessa che avrebbe sempre protetto e preservato queste terre. Visitando oggi il Parco Nazionale del Gran Paradiso si ha la possibilità di entrare in contatto con una natura incontaminata e di vedere panorami che sembrano usciti da una favola antica, è quindi giusto rispettarli e difenderli.

Cosa mangiare durante il trekking nel Parco Nazionale del Gran Paradiso

Sono tantissimi i piatti tipici che potrete assaggiare in questa zona, tra Piemonte e Valle D’Aosta. Ecco alcuni dei più famosi, assolutamente imperdibili durante un tour del Gran Paradiso con pernottamento in diversi rifugi. 

I salumi

  • Il Boudin: grande classico della cucina tradizionale valdostana, è un insaccato che in origine si faceva mescolando al sangue di maiale le patate bollite, le rape o le barbabietole rosse e aggiungendo poi lardo, sale, pepe, aglio, cannella, noce moscata, salvia, rosmarino, bacche di ginepro.
  • La Mocetta: detta anche motzetta, è una carne tipica della Valle d’Aosta e del Canavese. Un tempo la mocetta si ricavava dalla coscia disossata dello stambecco, ma da quando questo ruminante fa parte della fauna protetta del Parco Nazionale del Gran Paradiso si usa carne di camoscio (d’allevamento, quasi sempre importata) o di capra.
  • Il salame di patate: tradizionalmente lo si preparava il giorno dell’uccisione del maiale, ma anche oggi mantiene una sua stagionalità e lo si trova tra ottobre e marzo.

I formaggi

  • La Fontina Dop: uno dei più famosi formaggi italiani, Doc dal 1955.  Viene prodotto con latte crudo di vacche di razza pie rouge (Pezzata Rossa) che d’estate frequentano i pascoli ad alta quota.

I dolci

  • La Torta del Nivolet: gli ingredienti sono farina, fecola, burro, zucchero, uova e cioccolato ma ciò che la rende speciale è l’aggiunta del genepy, il liquore tradizionale a base di erbe montane. La decorazione è realizzata con zucchero a velo e raffigura una testa di stambecco, da sempre simbolo del Parco. 
  • Le Tegole: biscotti tondeggianti di farina di frumento, albumi d’uovo, nocciole, mandorle dolci e amare. La loro produzione nei laboratori delle pasticcerie della Vallée ebbe inizio una settantina di anni fa. Il nome è dato dall’aspetto “ondulato” che i dolcetti assumevano quando, dopo la cottura in forno, erano messi ad asciugare sul mattarello.
  • Il miele: i mieli locali prodotti all’interno del Parco sono il frutto della rigogliosa flora alpina tra cui la pianta di Rododendro, dalla quale si ricava l’omonimo miele. Oltre al Rododendro ci sono i millefiori alpini, il castagno e i tigli di fondovalle. 

Vino

Tra i vini uno dei migliori è il Valle d’Aosta o Vallée d’Aoste Doc: in Valle d’Aosta si coltiva il più alto vigneto d’Europa, il Blanc de Morgex et de La Salle, tra gli 800 e i 1200 metri, praticamente ai piedi dei ghiacciai del Monte Bianco.

Le foto del viaggio

Domande?

Quale tipologia di assicurazione è compresa?

Il nostro Tour Operator ha una convenzione con la compagnia assicurativa Axa e mette a disposizione di tutti i suoi viaggiatori l’assicurazione Medico-Bagagli, inclusa nel prezzo del viaggio.
Per tutte le richieste specifiche sulle assicurazioni scrivere a info@maldavventura.com.

 

Posso stipulare un’ assicurazione che copra dai rischi legati al Covid-19?

Si, il nostro Tour Operator mette a disposizione per i propri viaggiatori, con la compagnia Axa, un’ assicurazione “GOLD” che copre dai rischi di annullamento del viaggio a causa di malattia e infortunio, anche in casi legati al Covid. Il PDF del set informativo della Polizza “Gold” è consultabile e scaricabile a questo link.

C'è la possibilità di avere la camera singola?

No, in questo viaggio non c’è la possibilità della camera singola.

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