Come non si può concludere un trekking sul Gran Paradiso, senza raggiungerne la vetta? Per chi vorrà vivere questa faticosa, ma bellissima, esperienza, la sveglia suonerà alle 3.30 del mattino e, dopo una buona colazione, lasceremo il rifugio con il buio. Cammineremo verso Montandayné, fino a raggiungere quota 3100 metri, per poi proseguire lungo la diagonale che passa sotto la base del Piccolo Paradiso e sotto la parete Nord del Gran Paradiso. Da qui in poi inizieremo a camminare sulla neve e, con i ramponi ai piedi, proseguiremo in cordata lungo il ghiacciaio di Laveciau. La salita sarà lunga, ma vedere il sole sorgere sulle montagne sarà un’emozione che non dimenticherete mai.
In quattro ore incontreremo la famosa Schiena d’Asino, l’imponente dorso innevato dove incroceremo l’altra via normale, quella che parte dal rifugio Vittorio Emanuele II. Da qui percorreremo l’ultima salita che ci porterà alla statua della Madonnina, posta sulla cima, a 4016 metri.
La discesa sarà ancora in direzione del rifugio Federico Chabod, dove arriveremo verso l’ora di pranzo. Pomeriggio di relax e cena al rifugio Chabod.
- Lunghezza del percorso: 6 km
- Dislivello: + 1300m
- Tempo di percorrenza: 5-6 ore di cammino in salita e 2-3 ore in discesa