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Trekking di Capodanno in Casentino – La Traversata del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi

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Se amate la tranquillità, il silenzio, il tempo che scorre lentamente, il rumore della neve sotto i voti piedi e una atmosfera da fiaba, allora vuol dire che siete dei tipi romantici ed il nostro trekking di Capodanno nelle foreste casentinesi è il viaggio giusto per voi. Foreste secolari completamente imbiancate, sentieri ricoperti dalla neve e l’atmosfera dei piccoli borghi appenninici nel cuore dell’inverno saranno solo alcune delle cose che caratterizzeranno il nostro cammino.   

Un viaggio trekking itinerante di 5 giorni e 4 notti dove il tempo sembra essersi fermato, dove per raggiungere le le vette appenniniche sarà necessario indossare le ciaspole. Partendo dal paese di San Benedetto in Alpe, attraverso sentieri, foreste patrimonio dell’Unesco ed antiche vie percorse da viandanti e pellegrini, dopo 4 giorni di cammino arriveremo al suggestivo Eremo di Camaldoli immerso nell’abetina.  Tra la Toscana e l’Emila Romagna c’è questo paradiso nascosto che noi andremo a scoprire.

«Le ripe della Penna, delle Cullacce, le vallette dei Forconali ecc., costituiscono altrettanti recessi inaccessibili, dove sarebbe facile conservare alla natura tutto il suo carattere senza alterazione alcuna nella flora e nella fauna. E questi piccoli parchi naturali, non che di danno alla foresta, potrebbero riuscire uno dei suoi più belli ornamenti ed oggetto di studio prezioso».

(Antonio Sansone,  1914)

 

 

L'itinerario in breve

  • Giorno 1: Arrivo a San Benedetto in Alpe ed escursione alla cascata di “Dante”
  • Giorno 2: San Benedetto in Alpe – Fiumicello (con cenone )
  • Giorno 3: Fiumicello – La Burraia 
  • Giorno 4: Escursione nei pressi della Burraia 
  • Giorno 5 : La Burraia – Camaldoli

INFORMAZIONI AGGIUNTIVE 

  • Si pernotta in piccoli hotel a conduzione familiare e chalet di montagna
  • Si cena in struttura 
  • Gruppo massimo 14 persone 
  • Trekking itinerante 
  • Possibilità di usare le ciaspole se il meteo lo consente 
  • Si cammina dalle 5 alle 7 ore al giorno 
  • I dislivelli sono compresi tra + 700m e +1100m
  • Foreste, dorsali, eremi, cascate
  • 5 giorni di cammino 
  • Possibilità di trasporto bagagli (200€ da dividere tra tutti i partecipanti che ne usufruiscono) 
  • Camera singola non disponibile 

Cosa è compreso

  • Pratica per l'iscrizione al viaggio
  • Assicurazione medico bagagli
  • Servizio guida ambientale escursionistica per tutta la durata del viaggio
  • 4 pernottamenti in camera doppie, triple o quadruple
  • 4 colazioni, 4 Cene (escluse le bevande extra)
  • Il trasferimento dal punto finale del viaggio al punto iniziale in minivan. (Da Camaldoli a San Benedetto in Alpe)

Cosa non è compreso

  • Assicurazione annullamento (Stipulabile direttamente sul nostro sito internet)
  • Trasporto Bagagli (200€ da dividere tra tutti i partecipanti che ne usufruiscono)
  • Tutti i pranzi al sacco e le bevande extra ai pasti
  • L'affitto delle ciapsole fattibile direttamente tramite noi (30€)
  • Tutto quanto non espressamente indicato alla voce "Cosa è compreso"

5 motivi per fare il trekking in casentino

  • La cascata dell'Acquacheta: Dante Alighieri nel XVI Canto dell’Inferno paragona il fragore dello scroscio delle sue acque al rumore assordante della cascata del fiume infernale Flegetonte. Famosa per essere citata nella Divina Commedia, con i suoi 70 mt di salto.
  • Il Mulino Mengozzi di Fiumicello, tappa di arrivo del nostro secondo giorno.
  • Chalet la Burraia posto a 1400 mt di quota al confine tra Emilia Romagna e Toscana, vicino al passo della Calla
  • Monte Falco e Monte Falterona: con i suoi 1658 mt s.l.m l’uno e 1564 l’altro sono le cime più alte dell’Appennino Forlivese.
  • L' Eremo di Camaldoli: Fondato dal monaco benedettino San Romualdo nei primi anni del XI secolo è uno dei luoghi più belli e spirituali del nostro viaggio a piedi

Parco Nazionali delle Foreste Casentinesi

Il parco nazionale delle foreste casentinesi si estende nel mezzo delle due regioni Toscana ed Emilia-Romagna, più precisamente tra le province di Forlì-Cesena, Arezzo e Firenze. La sua superficie, di circa 37mila ettari, è casa di numerosi sentieri, da percorrere a piedi ed anche in bici.

Essendo una zona protetta, non può essere facilmente attraversata in auto: ecco dunque che, il trekking, è la soluzione migliore per esplorare questo luogo. Basti pensare che sono 54 i principali sentieri percorribili a piedi: una vastità di scelta davvero interessante, che consente di organizzare straordinarie escursioni in gruppo oppure in solitaria. Se invece si preferiscono le due ruote, le alternative sono altrettante. Poco importa, se si è ciclisti esperti o semplici principianti: il parco nazionale delle foreste casentinesi ben si adatta ad ogni tipo di preparazione. E farà la gioia anche degli amanti della mountain bike.

Camminando lungo i sentieri, infatti, è possibile godere di alcuni tra i più bei panorami della Romagna e della Toscana. Inoltre, nei giorni più sereni, si possono scorgere i due mari e persino le Alpi.

Tra i percorsi più noti del parco nazionale delle foreste casentinesi vi è il Sentiero delle Foreste Sacre, che si articola in sette tappe da percorrersi in altrettanti giorni. Si parte dal lago di Ponte Tredozio e si arriva fino a La Verna, incamminandosi lungo un sentiero privo (o quasi) di contatti con la civiltà, immerso nell’ambiente catartico dei boschi. 

Un altro itinerario particolarmente suggestivo è l’Alta via dei parchi, che parte da Cisa (in provincia di Parma) e arriva anch’esso alla rupe di La Verna. Da qui, poi, è possibile raggiungere l’eremo di Monte Carpegna, sito all’interno del parco Sasso Simone e Simoncello. Il percorso, diviso in 27 tappe e lungo 500 chilometri, passa per circa 10 province tra Toscana, Emilia-Romagna e Marche. Non è un trekking facile, se non si è ben allenati, ma la fatica è straordinariamente riparata: il meglio delle montagne appenniniche si mostra davanti agli occhi, e s’attraversano due parchi nazionali e ben cinque parchi regionali.

IL CLIMA

Trovandosi su di un territorio prevalentemente montuoso e boschivo, il caldo delle stagioni estive non arriva a farsi sentire troppo nel parco nazionale delle foreste casentinesi, mentre d’inverno è sempre bene portare con sé una giacca pesante date le basse temperature.

La neve riveste i sentieri, nei mesi più freddi, ma il parco non si ferma. Anzi: vengono quotidianamente organizzate escursioni con le ciaspole, della durata anche di più giorni.

COME ARRIVARE

Per chi arriva in auto, in base al sentiero prescelto è possibile fermarsi a Barberino del Mugello, Firenze e Arezzo per la parte toscana; oppure Faenza, Forlì e Cesena per la parte romagnola.

Si può accedere al parco anche tramite treni che partono da Bibbiena, Poppi, Pratovecchio e Stia se si intende visitare il versante casentinese, dalla stazione di Pontassieve e Contea-Londa se si punta al versante mugellano, da Faenza, Forlì e Cesena se la propria destinazione è la parte romagnola.

In alternativa, dalle città sopra indicate partono numerosi autobus che arrivano al parco in tutta sicurezza.

Alcuni piatti tipici della cucina casentinese

Le strutture che utilizzeremo durante il nostro trekking nel parco nazionale delle sacre foreste casentinesi sono piccoli e comodi alberghi a conduzione familiare dove gusteremo deliziose e abbondanti cene a base di prodotti tipici. Le sistemazioni saranno in camere doppie con bagno in camera.

Il Casentino è noto in tutto il mondo per le sue specialità enogastronomiche e dopo una lunga camminata al freddo niente rifocilla di più di un buon piatto di pasta fatta in casa. Il gestore dello Chalet la Burraia è un ex pastaio e sua moglie un eccellente cuoca, un binomio perfetto che ci regalerà una serata davvero indimenticabile:

Il tortello di patate: è il piatto simbolo dell’alto Casentino e in particolare del comune di Pratovecchio Stia. Gli ingredienti sono patate, preferibilmente di montagna a pasta bianca e farinosa, rigatino, prezzemolo, aglio, noce moscata, scorza di limone, parmigiano, uova, sale e pepe.

Il “Tortello alla lastra”: è una specialità gastronomica tipica della montagna tra Romagna e Toscana. I Tortelli alla lastra si preparano impastando, sulla spianatoia di legno, la farina di grano tenero con l’acqua e il sale. Il ripieno viene preparato con patate lesse, condite con un sugo vegetale.

Il pane dei poveri”: è una polenta fatta con la farina di castagne. Spesso si mangia accompagnata con ricotta, raviggiolo, salsiccia o sambudello.

Scottoglia: È uno stufato, la sua originalità sta nel fatto che per la sua preparazione vengono usate molte carni. Più tipi di carni vengono usate e più il piatto viene buono. È anche detto “caciucco di terra”, “caciucco di carne” o “caciucco del casentino”.

 

Dove dormiamo

Le strutture che utilizzeremo durante il nostro trekking nel parco nazionale delle sacre foreste casentinesi sono piccoli e comodi alberghi e uno chalet di montagna a conduzione familiare dove gusteremo deliziose e abbondanti cene a base di prodotti tipici. Le sistemazioni saranno in camere doppie o triple con bagno in camera.

Le foto del viaggio

Programma giorno per giorno

Giorno 1Ritrovo a San Benedetto in Alpe - Escursione alle Cascate dell'Acquacheta

Ritrovo in tarda mattinata a San Benedetto in Alpe dove, dopo esserci sistemati in hotel, faremo una meravigliosa escursione alla cascata dell’Acquacheta: Il risalto roccioso che il “sommo poeta” citò nel canto XVI dell’Inferno. 

Il paese di S. Benedetto ha origini molto antiche, si è sviluppato intorno all’abbazia Benedettina della quale rimane la cripta, la torretta difensiva e parte delle mura esterne. 

  • Lunghezza: 10km
  • Dislivello: + 400mt
  • Ore di cammino: 3/4h circa
  • Livello: Facile 

 

Giorno 2San Benedetto in Alpe - Fiumicello (cenone di capodanno)

Oggi inizieremo ad attraversare il Parco Nazionale. Dal paese di S. Benedetto raggiungeremo il crinale del M.te Bucine (1048m), da dove proseguiremo alla volta di Castel dell’Alpe, attraversando un’ampia vallata molto selvaggia, passando dalla Toscana all’Emilia Romagna. Il nostro lento cammino proseguirà attraverso splendidi boschi fino al minuscolo villaggio rurale di Fiumicello, dove di trova il molino ad acqua Mengozzi  perfettamente ristrutturato.
A cena ad attenderci prelibatezze della cucina emiliana con il cenone di capodanno. 

  • Lunghezza: 19km
  • Dislivello: + 1000mt
  • Ore di cammino: 6/7 h circa
  • Livello: Media 

Giorno 3Fiumicello - La Burraia - Monte Falco - Monte Falterona

Dopo colazione lasceremo il piccolo borgo di Fiumicello per risalire fino alla Colla di Pian di Mezzo 1029m, con panorami mozzafiato sulla foresta di abeti. Attraverso lunghe dorsali e ampie radure arriveremo al rifugio Fontanelle posto in un’ampia abetina alle pendici del monte Falco. Il bosco si farà sempre più fitto fino alla vetta del monte Falco da dove volendo potremo raggiungeremo il monte Falterona. Nel pomeriggio giungeremo ai bellissimi prati di montagna della Burraia. Le Burraie sono un antico alpeggio dove venivano portati numerosi capi di bestiame per la produzione del latte e dei suoi derivati. 
Saremo ospiti di uno chalet sperduti nei fantastici boschi di queste zone, dove avremo la fortuna di assaggiare la cucina tipica emiliana, con piatti preparati ancora secondo le antiche ricette.

  • Lunghezza: 18km
  • Dislivello: + 1100mt
  • Ore di cammino: 6/7 h circa
  • Livello: Media 

Giorno 4Escursione nei boschi della Burraia

Oggi esploreremo i boschi intorno alla burraia, spingendoci nel cuore della foresta percorrendo magnifico sentieri, dove se necessario useremo le ciaspole. Nel pomeriggio rientreremo nel nostro chalet per la cena 

Ambiente: paesaggio montano; attraverseremo la fascia di vegetazione del Faggio, incontrando praterie di crinale, Abetine e boschi misti. Neve permettendo oggi potremo usare le ciaspole 

  • Lunghezza: 10km
  • Dislivello: + 500mt
  • Ore di cammino: 4/5 h circa
  • Livello: Facile

Giorno 5La Burraia - Eremo di Camaldoli

Oggi ad attenderci una tappa rilassante e molto suggestiva allo stesso tempo.  Ci dirigeremo verso il Passo della Calla, che collega le valli di Bidente e dell’Arno. Anticamente in questa zona l’Appennino era valicato solo da mulattiere e dalle ‘vie dei legni’, così chiamate perchè servivano per trasportare il legname in Casentino, dove veniva ‘fiumato’ in direzione di Firenze. Percorrendo l’affascinante sentiero 00, attraverseremo la riserva integrale di Sassofratino per arrivare all’eremo di Camaldoli. Questa importantissima riserva mantiene inalterata la sua bellezza da moltissimi secoli, si narra che in questi boschi non sia mai stato tolto nulla alla foresta. Arriveremo ad uno dei luoghi più mistici di tutto il Casentino, l’eremo di Camaldoli, circondato dalla magia del bosco di abeti bianchi, per poi proseguire attraverso la foresta verso il paese di Camaldoli. Dopo pranzo trasferimento con minibus (2h circa) a San Benedetto in Alpe per riprendere le proprie macchine. 

  • Lunghezza: 15km
  • Dislivello: + 350mt
  • Ore di cammino: 4/5 h circa
  • Livello: Facile  

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Quale tipi di assicurazione è compresa ?

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  • Se il recesso avviene nel periodo antecedente i 60 giorni dalla partenza del viaggio, il Turista avrà diritto alla restituzione del 100 % della prenotazione escluse le spese di gestione pratica: 50€ e ad esclusine della eventuale  ad esclusione della quota di “Annullamento Viaggio”;
  • Se il recesso avviene tra i 60 e i 30 giorni prima della partenza, il Turista avrà diritto alla restituzione del 60% della prenotazione escluse le spese di gestione pratica: 50€
  • Se il recesso avviene tra i 30 e i 16 giorni prima della partenza, il Turista avrà diritto alla restituzione del 20% della prenotazione escluse le spese di gestione pratica: 50€
  • Oltre a tale termine, il Turista non avrà diritto alla restituzione della prenotazione 

 

 

 

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Si, il nostro Tour Operator ha a disposizione per i propri viaggiatori, con la compagnia Axa, una assicurazione “GOLD” che copre dai rischi di annullmento del viaggio e malattia e infortunio durante il viaggio anche in casi legati al Covid. 

Il PDF del set informativo della Polizza “Gold” è consultabile e scaricabile cliccando qui

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