Scopri il Marocco del sud e il suo splendido deserto in sella alle nostre e-bike. Un viaggio unico nel suo genere: questo tour di 7 giorni nel Marocco del sud è un percorso che non segue nessun itinerario esistente, un viaggio alla scoperta di alcuni angoli nascosti del sud marocchino. I luoghi da dove passeremo ci faranno sentire a stretto contatto con la natura e la cultura del sud del Marocco, lontano dalle solite attrazioni turistiche.
Un viaggio organizzato in bici elettrica dal villaggio di Hassilabied fino al Sahara, lontano dal turismo di massa, attraversando le montagne sacre e andando ad immergerci nelle tradizioni dei berberi nomadi. In questo viaggio in e-bike in Marocco esploreremo le valli remote, solcando le antiche piste dei mercanti arabi, rimarremo poi estasiati dall’architettura araba, come quella dei villaggi fortificati (chiamati Ksour) e, ancora, pedaleremo tra le splendide oasi marocchine.
I nostri alloggi saranno splendidi e caratteristici riad e stupefacenti campi tendati attrezzati nel deserto del Sahara.
Questo che proponiamo è un tour in Marocco in bici che siamo sicuri sarà indimenticabile: dalle montagne del Marocco fino al Sahara, attraverseremo il cuore della catena montuosa dell’Atlante, per poi perderci tra gli altipiani della montagna della tribù berbera degli Air Atta, il Jbel Saghro.
Pedaleremo attraverso remoti villaggi berberi fino a giungere alle ultime oasi prima del deserto per poi addentrarci tra le dune. Questo tour di 9 giorni in bici nel Marocco del sud offre l’opportunità di vivere un mix tra sport, tradizione e avventura, dandoci modo di essere in contatto con un popolo unico con influenze magrebine, sahariane e africane.
In questo viaggio di 9 giorni nel Marocco del sud in E-bike avremo modo di scoprire angoli nascosti del marocco del sud e del suo deserto, come il villaggio ex minerario di M’Fis teatro di feroci dispute tra Marocco ed Algeria e l’ Oasi di Tisserdimine, piccolo insediamento berbero che coltiva la minuscola oasi di palme da dattero.
Non mancheranno testimonianze della vita quotidiana come nel villaggio di Erfoud, famoso per le lavorazioni dei marmi fossili e dei minerali da esportazione di cui la regione è ricchissima e ovviamente scenari a dir poco meravigliosi come il Jebel M’Dwar (jebel = montagna), forse il punto panoramico più scenografico di tutta la regione.
9 giorni/8 notti – Dal 08 Dicembre 2023 al 16 Dicembre 2023
Viaggio organizzato in E-bike in dotazione con guida. Le nostre bici sono Ducati/Thok Mig S
Le strutture che utilizzeremo durante questo tour del Marocco in bici sono diverse. Dormiremo in splendidi, puliti e caratteristici Riad, e in splendidi campi tendati berberi attrezzati nel deserto con comodo letto. Nei Riad avremo sempre il bagno in camera mentre nelle notti del deserto i bagni, molto puliti, sono in una struttura del campo tendato.
Gruppo di massimo 12 persone
Ritrovo all’aeroporto di Errachidia e transfer con trasporto privato al nostro Riad nel villaggio di Hassilabied, una frazione di Merzouga
Dopo collazione dal villaggio di Hassilabied partiamo in direzione sud. Si circumnaviga l’Erg Chebby nella parte più meridionale per risalire verso nord. Interessante è il passaggio nel villaggio ex-minerario di M’Fis costruito in origine dai francesi attivo fino alla fine degli anni ’70. Teatro di feroci dispute tra Marocco ed Algeria per lo sfruttamento del sito ricco di metalli, ematite, quarzi. Colpo d’occhio panoramico sul Plateau de l’Algerie chiamato così perché il territorio algerino è tutt’attorno.
Successivamente il tracciato corre sul lato Est del grande erg sino ad arrivare all’Oasi di Tisserdimine, piccolo insediamento berbero che coltiva la minuscola oasi di palme da dattero. Nei pressi dell’oasi si possono osservare magnifici esempi di marmo fossile del Cambriano con una incredibile concentrazione di molluschi dell’epoca geologica immobilizzati per sempre nel granito.
Dopo una vettina di chilometri da pedalare su ‘plateaux’ a perdita di vista si arriva al primo campo tendato appositamente allestito nell’ Erg Amerhouh.
Nelle vicinanze del villaggio si trovano le miniere di sale, che visiteremo. Proseguiremo in discesa fino ad Ait Benhaddou dove visiteremo la suggestiva Kasbah arrampicata sulla montagna, che deve la sua fama internazionale ai numerosi set cinematografici ospitati al suo interno.
Dopo l’avvio della tappa, 10 km. verso Ovest, si incontra lo Kasr di Ouled Zhora, antico fortino posto ai margoni della grande oasi del Tafilelt a difesa delle popolazioni e delle risorse alimentari avverso le invasioni dei predoni provenienti dal deserto. La struttura molto tipica, fu restaurata da alcune produzioni cinematografiche che lo utilizzarono per pellicole ambientate nell’epoca coloniale. Successivamente il gruppo lambirà l’abitato di Erfoud, famoso per le lavorazioni dei marmi fossili e dei minerali da esportazione di cui la regione è ricchissima. Un breve tratto su asfalto condurrà il gruppo al villaggio di Jorf. Riprese le piste attraverseremo delle zone ricche di Khattaras, canalizzazioni d’acqua sotterranee molto antiche e per piste spettacolari giungeremo alla ripida scalata del famoso Jebel M’Dwar (jebel = montagna), forse il punto panoramico più scenografico di tutta la regione. Anche in questo caso cinematograficamente parlando questo sito è entrato nelle produzioni di decine di film, il più recente e famoso dei quali è “La Mummia”.
Il campo tendato sarà allestito nei pressi della montagna in un piccolo spazio alberato.
Oggi ancora direzione Sud. Iniziano le prime montagne. Si tratta delle ultime propaggini del Massiccio del Sarrho che divide l’Atlante dalla zona sahariana. Dopo l’area di Mekta Sfa si attraverserà una spianata di terra piatta e gessosa prima di arrivare alle piste che vedono una più signficativa variazione altimetrica. La prima di queste è il passo di Bou Marz che offre una volta in cima, uno spettacolo mozzafiato. Tutta la giornata si spenderà in queste formazioni montagnose dalla forma molto bizzarra, testimonianza dei grandi movimenti geologici che la crosta terrestre ha disegnato in questa regione. Il Jebel Haira El Beida conserva testimoniante preistoriche di insediamenti umani in luoghi scelti per essere al riparo dalle orde di predoni. Infine nella magnifica spianata formata dallo Oued Talilit troveremo il nostro confortevole ed accogliente campo tendato.
La prima caratteristica della tappa di oggi è la spianata dell’Amssoul, un altopiano che percorrendo verso Est dà la sensazione di essere in un video-game anni ’90. Le sue piste sono molto scorrevoli, però poco dopo un valico ‘enduristico’ impegnerà il gruppo con una bella salita e la conseguente discesa. Incontreremo qualche piccolo sperduto insediamento di pastori berberi per arrivare ad una particolarissima formazione rocciosa costituita da lunghe e profonde striature. All’interno di una di queste correremo a mo’ di ottovolante fino ad incontrare l’Erg Itrane (Stella in berbero) ai margini il quale troveremo piste ‘sablonette’ fino ad arrivare al villaggio di J’daid costruito nelle vicinanze di un’oasi coltivata.
Ultimo pezzo per la giornata odierna la spianata del fiume Ejdid che terminerà in una stretta valle nella quale il corso d’acqua stravolge il territorio nelle stagioni della pioggia. Un po’ di trial potrebbe essere necessario.
Il capo tendato sarà organizzato ai piedi dell’Erg Ouzina con le sue alte e aguzze dune di sabbia giallo oro a contrasto con le montagne nere appena dietro. Un tramonto visto di lassù è un’emozione forte!
All’alba prima di colazione chi vorrà scalare una delle dune più alte potrà godere di un’atmosfera unica. Un panorama stupendo con l’effetto del sole che poco a poco illumina le dune color oro e le montagne nere a contrasto. Il percorso di oggi ci riporta a Merzouga. Per un breve tratto costeggeremo l’Erg Ouzina per poi deviare verso l’omonimo villaggio. Si tratta di uno dei primissimi avamposti berberi di fronte alle montagne dell’attuale Algeria. Ci sono ancora dei ruderi a testimonianza. Le abitazioni sono appena poco sopraelevate rispetto al letto di un fiume secco (oued) che permette le coltivazioni in una piccola oasi.
La pista fiancheggia per un lungo tratto le colline confinati con il fiume Ziz, uno dei più lunghi del Marocco, con una varietà di terreni incredibile. Il primo villaggio che incontreremo è Tauoz, un distaccamento militare ex-francese, ora gestito dalle forze amate del Regno del Marocco. Ancora un sito interessante prima di arrivare alle pendici dell’Erg Chebby; il lago salato di Khamlya, una classica spianata sulla quale correre a tutta velocità. Una curiosità nei pressi del lago anni fa per uno spot pubblicitario è stata ricostruito sul terreno l’esatto profilo 1:1 della pista automobilistica di Monza. Attraversata questa parte del deserto rientreremo a Merzouga facendo una sosta nel centro del villaggio berbero di frontiera molto conosciuto in tutto il mondo per lo spettacolo delle dune che lo dominano.
Dopo colazione ci aspetta un lungo viaggio in macchina in direzioni di Marrakech. Attraverseremo la montagna rossa del Saghro fino alla Gole di dadès. Passeremo da Orzazate e faremo una. visita allo Ksar di Ait-Ben-Haddou per giungere a Marrakech, se il meteo ce lo consentirà, dal famoso Tichka pass.
Visita guidata della città
Dopo colazione trasferimento in aeroporto secondo l’operativo dei voli.
Il Marocco è uno stato sovrano musulmano retto da una monarchia costituzionale, sociale e democratica. Il governo è di espressione parlamentare, ma molti poteri decisionali sono nelle mani del Re. La popolazione, di circa 36 milioni di persone (dati al 2020), è composta da elementi di etnia berbera che abitano prevalentemente sugli altopiani, sul Rif e sull’Atlante e altri di etnia araba che sono stanziati principalmente nelle città costiere e nelle pianure.
Il Marocco si distingue da tutti gli altri paesi del Maghreb per alcune caratteristiche uniche ed inconfondibili: prima di tutto due affacci sul mare, lungo la costa atlantica bassa e ad andamento pressoché rettilineo e lungo quella mediterranea rocciosa e frastagliata. Poi le grandi piane occidentali intensamente coltivate che contrastano con le selvagge regioni montagnose del Rif, le quali culminano con il Djebel Tidirhine di 2.465 m.
Più a sud, il Medio Atlante, ricco di foreste di cedri e di sugheri, poi l’Alto Atlante, maestoso ed impervio, con montagne di 3000-3500 metri sovrastate dal Djebel Toukbal di 4.165 m. E, infine, l’arido tavolato dell’Anti Atlante, mediamente sui 2000 metri, che digrada nelle pianure sahariane meridionali, dove non mancano distese di dune ai confini con la Mauritania e con l’Algeria. Queste zone montagnose sono solcate da valli tortuose i cui valichi (Tizi n’ Test a 2.100 m. – Tizi n’Tichka a 2.200 m. e Tizi Talghemt a 1.900 m.) consentono l’attraversamento della regione.
Importante è in Marocco la rete idrica di fiumi perenni e di oued, letti disseccati di antichi corsi d’acqua, che si riempiono improvvisamente in occasione di piogge sulle montagne, le cui piene possono essere talvolta devastanti.
Per entrare in Marocco è necessario essere in possesso di passaporto con validità minima di 6 mesi dalla data di entrata nel Paese.
Per entrare nel Paese non è prevista nessuna vaccinazione obbligatoria, se non il Certificato vaccinale Covid-19 da presentare all’imbarco.
Si raccomanda di portare con sé le medicine di uso personale. Consigliati collirio ed antidiarroici. Nei campi tendati l’acqua è sempre potabile. Acqua minerale in bottiglia è reperibile ovunque.
Il Marocco è un paese che può essere visitato in ogni stagione dell’anno. In particolare, per quanto riguarda i mesi estivi, la temperatura è moderata sulle coste, variando da una minima di 19° ad una massima di 27°C e va aumentando mano a mano che si procede verso sud, toccando dei massimi nella zona sahariana di oltre 50°C. Il clima è qui però molto secco e l’alta temperatura ben sopportabile. Nelle zone di montagna il clima è tipicamente mediterraneo, con temperature che variano a seconda dell’altezza sul mare, sempre però gradevoli e mai troppo elevate.
Le precipitazioni d’estate sono rare e limitate alle quote più alte; quando avvengono, sono di tipo temporalesco. Da ricordare che le condizioni climatiche marocchine sono caratterizzate da una forte irregolarità da un anno all’altro: a periodi molto secchi e caldi e con minime precipitazioni, possono succedere anni nettamente più piovosi e con temperature più moderate. In genere comunque in maggio il tempo è caldo e secco, in ottobre-novembre è più instabile, ma fresco, e nei mesi invernali (dicembre-febbraio) le temperature sono molto basse e sui rilievi montuosi, sono frequenti e abbondanti le nevicate.
Ora solare: Italia + 1
Ora legale: Italia + 2
In Marocco la moneta ufficiale è il dirham: l’euro viene facilmente cambiato nelle banche e nei principali alberghi e può essere utilizzato a volte anche per i normali acquisti. Le Carte di Credito internazionali sono utilizzabili nei grandi alberghi e nei centri più importanti.
È vietato uscire dal Marocco con dei dirham. Alla fine del soggiorno in Marocco si possono convertire in Euro o altra valuta straniera solo i Dirham acquistati in precedenza presentando le relative ricevute.
La lingua ufficiale è l’arabo. La popolazione parla un dialetto arabo che accoglie molti vocaboli francesi e spagnoli. Molto diffusa la lingua berbera, che comprende tre principali gruppi dialettali. Il francese è la lingua straniera più conosciuta.
La popolazione è musulmana, con una piccola comunità ebraica ormai concentrata soprattutto a Fes e Casablanca. Nelle principali città sono presenti alcune chiese cattoliche.
Le prese elettriche sono di Tipo C e di tipo E.
In Marocco si possono acquistare i prodotti del ricco e vario artigianato. I prezzi sono sempre abbastanza accessibili e mai fissi: il mercanteggiare, è un mezzo per instaurare un rapporto tra cliente e venditore. Numerosi gli oggetti in cuoio: borse, portafogli, babbucce, cuscini, per dirne alcuni. Importante è la lavorazione dei metalli: rame, ferro e anche oro. I tappeti marocchini sono noti per la varietà delle lavorazioni e dei colori. Gradevoli le ceramiche, decorate o verniciate, come pure le stuoie e gli oggetti confezionati con l’alfa, la palma nana. Pregevoli infine i lavori in legno intagliato. I gioielli berberi antichi d’argento sono molto belli e di raffinata fattura. Anche qui bisogna prestare una certa attenzione all’acquisto.
I souk ed i mercati traboccano di spezie, cosmetici ed erbe, creme di bellezza a base di oli naturali (argan), hennè per i capelli e kohl per truccare gli occhi.
I negozi delle medine o dei luoghi di particolare interesse turistico sono aperti tutto il giorno tutti i giorni, salvo il venerdì verso mezzogiorno, quando è l’ora della preghiera. I negozi dei quartieri moderni seguono orari di apertura europei. Le banche hanno adottato l’orario continuato e sono aperte dalle 9 alle 15.45 dal lunedì al venerdì.
Per quanto riguarda gli indumenti personali da portare con sé durante un viaggio in Marocco in bici si consiglia: calze di cotone, camicie e magliette di cotone, pantaloni lunghi comodi ed eventualmente un paio corti, un cappello di tela, un maglione, una giacca a vento leggera tipo Kway, scarpe sportive tipo Clark o da jogging, sandali sportivi, un costume da bagno. Dato che il nostro viaggio organizzato si svolge nella
stagione invernale è necessario prevedere anche indumenti invernali pesanti, ovvero: una giacca a vento imbottita, un berretto di lana, maglione in lana o pile.
Da non dimenticare: cappello, occhiali da sole, farmacia personale, repellente per insetti, salviette igieniche, creme solari di protezione, crema idratante, burrocacao per labbra.
Nello specifico, per un tour in bici del Marocco l’attrezzatura necessaria è la seguente: scarpe da ginnastica con suola antiscivolo (chi possiede i pedali con attacco deve portare le scarpette con aggancio adatto al proprio attacco), piccolo zaino che possa contenere 1/litro d’acqua vestiti per la pioggia, scorte di cibo, pantaloni da Mountain bike o da bici da strada per pedalare, possibilmente con la protezione per
le parti intime (no jeans), maglietta traspirante, meglio se da bici (al vostro arrivo vi verrà consegnata una maglietta tecnica da bici della TOE), windstopper in caso di vento, calzini da ginnastica per la traspirazione del piede (meglio se da bici), mantella per la pioggia.
Ricordiamo che potete mandare una e-mail o telefonarci per parlare con un nostro esperto per ricevere informazioni sull’ abbigliamento tecnico da portare durante un viaggio del Marocco in bici.
Zone da evitare: i quartieri periferici e degradati di Casablanca e, in misura minore, delle altre grandi città dove sono possibili scippi e rapine. In generale è opportuno evitare di recarsi in luoghi isolati (boschi, spiagge) soprattutto dopo il tramonto e di portare con sé oggetti di valore.
Zone di cautela: la frontiera meridionale tra Sahara Occidentale e Mauritania per la presenza di campi minati. L’attraversamento del confine va fatto solo lungo l’unico percorso segnalato. Si registrano insistenti tentativi da parte di spacciatori locali per persuadere i turisti ad acquistare hashish.
Al solo sentire nominare il Marocco veniamo catapultati in un mondo di sapori e profumi, quelli delle tantissime spezie che rappresentano la cucina marocchina, la quale è stata in passato dominata da influenze berbere ed arabe. Sono tanti i piatti tipici di questo posto meraviglioso e di certo non perderemo l’occasione di assaggiarli durante il nostro tour del Marocco in bici.
Le carni usate sono pollo, manzo e agnello con le quali la cucina locale si serve per preparare i ricchi piatti unici della cucina marocchina
Cous Cous: forse il piatto più famoso della cucina marocchina. Ne esistono tantissime varianti, sarebbe impossibile parlare esaustivamente di questo piatto. Dalla carne, al pesce, alle verdure, nel cous cous un ruolo fondamentale lo ricoprono le spezie.
Tjine di pollo: esiste in diverse varianti, non solo con la carne. È una pietanza ricca e molto speziata che ha al suo interno verdure e molto altro. Viene tradizionalmente cotta all’interno dell’omonimo piatto che è di terracotta e dotato di un coperchio allungato ed a forma di cono.
Pastilla: è uno sformato di carne e spezie che può essere un antipasto. Oggi viene oggi preparato con il pollo o, in alternativa, altri tipi di carne o pesce e con la pasta sfoglia.
Zuppa Harira: viene gustata solitamente alla fine del Ramadan e si prepara con la carne di agnello vari legumi e il tutto completato da qualche verdura e insaporita da numerose spezie ed accompagnata con del riso in bianco.
Il nostro Tour Operator ha una convenzione con la compagnia assciurativa Axa e mette a disposzione di tutti i suoi viaggiatori una assicurazione Medico Bagagli inclusa nel prezzo del viaggio.
A seguito della prenotazione di un viaggio “confermato” avrà diritto alla restituzione della prenotazione base secondo le seguenti condizioni:
Si, come detto il nostro Tour Operator mette a disposizione per i propri viaggiatori, con la compagnia Axa, diversi tipi di assicurazioni annullamento. La più usata è sicuramente la “GOLD” che copre dai rischi di annullamento del viaggio a causa di malattia e infortunio, anche in casi legati al Covid. Il PDF del set informativo della Polizza “Gold” è consultabile e scaricabile a questo link.
Per tutte le richieste specifiche sulle assicurazioni scrivere a info@maldavventura.com. In fase di prenotazione del viaggio puoi selezionare ed acquistare l’assicurazione annullamento idonea al viaggio che stai comprando.
Semplicemente dovrai scegliere il range della tua età, se compresa tra 18 e 64 anni o tra 65 anni e 74 anni. Una volta selezionata l’assicurazione annullamento idonea il costo assicurativo verrà sommato al prezzo del viaggio.
Si, su richiesta salvo disponibilità delle strutture.
Il tour in E-bike è da considerarsi facile, noi lo consigliamo anche come prima esperienza di viaggio in E-bike. L’importante è sempre contestualizzare il viaggio e capire che ci vuole un minimo di spirito di adattamento.
Abbiamo sempre un mezzo motorizzato per il trasporto bagagli a supporto anche di chi potrebbe essere più stanco.