Come si dice…non si può tornare dal Marocco senza aver provato l’emozione di un caldo hammam! Ovviamnete ce ne son di tutti i tipi e per tutte le tasche e i gusti. Per esempio con una cifra tra i 30€ e i 100€ a seconda del servizio scelto, potrete essere “ospiti” del bellissimo ed elegante Medina Spa (http://www.medina-spa-marrakech.com/it/). Io ho fatto bagno turco con classico sapone nero per finire con un massaggio di circa mezz’ora, fatto su lettini veramente comodi e rsicaldati. Uscito di li mi sono sentito come nuovo rigenerato e soddisfatto, pronto per una bella spremuta di arancia fresca. Ma come si sa, non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace. E ancora il passa parola è uno scambio di energia potentissima, quindi…stavo passeggiando per le vie sporche e folocloristiche di Marraceck con il mio amico Luca Panaro e stavamo parlando del concetto di bellezza e della sua soggettività, quando Luca mi chiese? vuoi vedere un posto così brutto ma cosi brutto da essere meravigliosamente bello?! di cosa si tratta chiesi io?, l’hammam del popolo dove ci potremo veramente rigenare, mi rispose. Non ci pensai due volte, andiamo gli dissi. Passata la piazza Jemaa el Fna entriamo nella viuzza del Souk Laksour, camminiamo tra bancarelle colorate, “artisti di strada” ecc, ad un certo punto sulla nostra destra esce un omino urlando qualcosa da una piccolisima scalinata che sbuca da sotto il livello della strada. Luca mi dice forza e coraggio, entriamo pagando 1€ per il bagno turco. Lo spogliatoio assomiglia ad uno scannatoio, tutto bianco con alcune panche a travi di plastica a forma di mezza luna, di colore bianco e azzurrino sbiadito. Dopo esserci messi in costume, lasciamo lo zainetto e le scarpe al custode che le mette nell’appopsito magazzino. Ci vengono consegnati due secchi di plastica, uno piccolo e uno grande. Varchiamo la porta di entrata all’area dell’hammam, ci sono 3 stanze di misure diverse tutte con una fontanella, sia per l’acqua calda che per quella fredda. Noi andiamo nella stanza in fondo, con noi ci sono 4 persone locali che si stanno facendo il bagno turco con il sapone nero, passandolo sul corpo con il classico guanto per levarsi le impurità della pelle. La stanza è piena di vapore caldo che inizia subito a stasarmi le vie respiratorie, riempio il secchio grande di acqua calda e lo tiro in terra per pulire lo spazio dove mi sarei seduto, mentre con il secchio piccolo riempito di acqua fredda una volta seduto, inizio a lavarmi e rinfrescarmi. Ci tratteniamo per circa 45 minuti parlando del più e del meno e guardando di tanto in tanto i locali farsi lo scrub con il classico sapone nero ed il guanto. Una volta usciti la sensazione è quella di una bella seduta di cardio in palestra, ti senti rilassato e rigenrato. Consci e soddisfatti di questa bella sensazione ci dirigiamo alla piazza Jemaa el Fna per una doppietta di spremute, la prima classica di arancie, la seconda di melograno. A Livorno in un caso del genere si direbbe come il cacio sui maccheroni, nel senso che dopo un Hammam una spremuta ci sta molto bene per rientegrare i liquidi persi. Per concludere è importante capire cosa ognuno di noi cerca quando si accinge ad entrare in un bagno turco, in modo da scegliere la soluzione adatta alle proprie esigenze.