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Ci alziamo di buon ora per arrivare al confine con il Cile verso le 8:30. I controlli sono lunghi e noi abbiamo da prendere un traghetto alle 5 del pomeriggio. Alla dogana ci fanno compilare un modulo dove devi dichiarare se, con te, hai o meno frutta, verdura, semi, piante ecc..insomma qualsiasi cosa possa alterare l’equilibrio ambientale  e agricolo cileno. Inoltre se con te hai più di 10000 dollari americani li devi dichiarare. Anche i mezzi di trasporto propri devono essere dichiarati e noi avendo le nostre bici dobbiamo barrare l’apposita casella. Prima di darmi il visto mi fanno entrare in una stanza, dove mi chiedono la marca, il  modello della bici e il numero di telaio, che ovviamente non mi ricordo, per fortuna bastano la marca e il modello. Visto turistico valido per 3 mesi rilasciato.

Poco dopo essere entranti in Cile arriviamo alla ridente cittadina di Futaleufu famosa per l’omonimo fiume, considerato uno dei migliore siti al mondo per fare rafting. Peccato non abbiamo temo, quindi giusto il tempo di un caffè, cambiare gli Euro in Pesos Cileni e via verso ovest. Stiamo per mettere piede sulla famosa Carretera Austral, ho meglio stiamo per incrociarla per un momento, visto che tecnicamente per arrivare a Raul Mari Balmaceda, da dove ci imbarcheremo per Melinka, percorreremo la strada in direzione ovest, che incrocia la Carretera, che invece corre verso sud.

Gabri ci fa fermare ogni 10 metri per fare foto. Ad un certo punto Guillermo ci fa notare che di questo passo perderemo il traghetto. OK da questo momento si tira dritto fino a destinazione.

I panorami sono magici, in alcuni momenti sembra di essere nel film Jurassik Park. Enormi felci fanno capolino sulla strada ricoperta di ripio, che dobbiamo percorrere al ritroso tra due giorni.

Alle ore 16:05 arriviamo a Raul Marin Balmaceda, in tempo per armare le bici con le borse salutare i nostri amici e montare sul traghetto. Un momento quale traghetto? Alle 17:00 come scritto sul sito della compagnia,  non ci sarà nessun traghetto il primo parte alle 9 di domani, per poi riprenderlo alle 3:30 di notte da Melinka, per essere alle 8:00 del 15 Gennaio di nuovo a Raul Marin, pronti e belli risposati per iniziare a pedalare. Questo è il programma che ho improvvisato per non iniziare subito a perdere giorni di bici. Quindi non ci resta da fare che cercare un camping, montare la tenda , salutare i nostri amici, cenare e andare a letto.

Dopo aver montato la tenda, andiamo in cerca di un posticino dove mangiare, ovviamente l’unico bar ristorante è chiuso, quindi chiediamo ad una ragazzo del posto di passaggio, dove possiamo mangiare. Sorprendentemente fa una telefonata e ci trova dove cibarsi. Arriviamo a casa di una signora, nascosta in una minuscola strada, Entriamo e la situazione appare meno grave del previsto. Ci sono altre persone ospiti a cena. La cucina è semplice ma accettabile. Pesce riso e naturalmente birra.

Parliamo del più e del meno con le persone seduto agli altri tavoli, scoprendo le oro nazionalità: Australiana, Cilena, Tedesca . Quando raccontiamo il nostro programma ci guardano come si guarda uno squilibrato che delira. Non so se sentirmi onorato o offeso da quegli sguardi, ma che importa, l’importante ora è pagare ed andare a letto e così facciamo, ponendo fine alla prima parte del viaggio, quella che dalla Patagonia argentina ci ha portato in Patagonia cilena, in una parola: OVERLAND. Da domani inizierà la seconda parte del viaggio: IL BIKEPACKING

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Rio Palena
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Verso Raul Marin Balmaceda

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Verso Pedra Parada
Verso Pedra Parada

 

 

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