Non c’è avventura senza fatica fisica e mentale tutto dipende da come viviamo le nostre emozioni.
Quando si parla di viaggi attivi e avventura una componente fondamentale è la preparazione fisica e mentale. Ora troverete miglia di articoli su questo argomento, ma io qui voglio cercare di darvi qualche spunto diverso dal quale partire. Molto probabilmente la cosa più semplice da fare per prepararsi ad un viaggio sarebbe vedere le difficoltà tecniche del percorso (lunghezza, dislivello, tipi di terreni ecc..), andare da un preparatore fisico e farsi fare una routine di allenamento. Peccato che il viaggio, di qualsiasi natura, abbia una fortissima componentistica emotiva che supera di gran lunga la componentistica fisica. Ognuno di noi reagisce in maniera diversa agli stimoli esterni che vanno a ripercuotersi in maniera positiva o negativa sulla percezione di se stessi, avendo come risultato la totale soggettività della percezione dello sforzo fisico in questione.
Ma voglio farvi un esempio che mi è capitato di recente per spiegarmi meglio. Per la mia prossima avventura in Patagonia di Gennaio, mi sto allenando con due ragazzi di carattere totalmente opposto, uno calmo e pacato, l’altro calcolatore e un pochino più emotivo. Il calmo non ha tanto tempo di allenarsi e in più è meno costante come personalità, mentre il secondo è molto più costante e non salta mai un allenamento. Se durante i nostri allenamenti (bici, pesi, acrobatica, meditazione, funzionale ecc) tutto fila liscio, il ragazzo più calcolatore ovviamente è più prestante ed esprime valori fisici migliori. Non appena c’è un imprevisto ad esempio pioggia, discese più impegnative, fango o qualcosa di inedito da provare, la calma del primo ragazzo ha la meglio sulla fisicità del secondo, andando ad invertire completamente i valori.
Quindi voglio dire che la serenità interiore o per meglio dire l’equilibrio interiore è molto ma molto più importante di una super preparazione fisica. Badate bene che questo non vuol dire che allenarsi non serve, ma che bisogna sempre rispettare i segnali che la nostra mente manda al nostro corpo per cercare di non andare mai fuori equilibrio
Prima di iniziare a parlare di metodi di allenamenti, alimentazione, meditazione ecc ecc ecc, dei quali parleremo più avnti, mi sembrava giusto partire da questo concetto del quale io sono un profondo sostenitore